Sonia, è un piacere risponderti.
Le “vittime lapidate in rete” non sono affatto estremi, purtroppo sono la normalità e sarà utile e bello trovare soluzioni per questo.
Non credo che la gente sia diventata più cattiva, semplicemente un tempo gli idioti facevano le loro sparate al bar, nei corridoi, nel giardinetto sotto casa e morta lì. Idioti e cattivi esistevano anche prima, solo che li vedevamo meno.
Sono d’accordo con te che vadano trovate forme di protezione per le vittime del bullismo e della cattiveria. La via maestra è la cultura: la formazione riduce di numero gli dioti. Gli effetti però si vedranno nel lungo periodo e non risolverebbero il problema nell’immediato.
Intanto quindi che fare? Non credo che la strada siano le denunce e mitraglia, non le vedo efficaci. A me piacciono un sacco quelli che prendono le difese degli aggrediti senza che siano coinvolti i loro interessi, le loro amicizie o la loro casta sociale. Il miglior modo per difendere noi stessi è difendere gli altri! No?
Un abbraccio e a presto!
A.